Alla sua prima personale in galleria Micaela Mau presenta una selezione di fotografie di fiori modificate attraverso una serie di processi di post-produzione in modo tale da indebolire il legame tra soggetto reale e la sua rappresentazione fotografica.
L’intento è di ridurre questi fiori alla loro forma più pura e di creare qualcosa di nuovo, surreale, partendo da un soggetto comune che nella realtà non potrebbe mai essere visto in questo modo.
"Per me la fotografia – sottolinrea Micaela – non è solamente un modo per fermare impressioni effimere nel tempo e condividere ciò che ha attirato la mia attenzione, ma è anche, soprattutto, un mezzo per interpretare e reinterpretare la realtà. Il mio lavoro fotografico è costituito principalmente da immagini astratte nelle quali metto alla prova il legame tra riproduzione fotografica e referente reale, talvolta fino a rendere quasi indistinguibile il soggetto originale. A queste opere si accostano progetti più realistici, in cui mi occupo di tematiche relative alla percezione del mondo e come essa viene veicolata attraverso la fotografia".
Micaela Mau (classe 1986) è un’artista italiana di origini tedesche. Ha studiato comunicazione visiva all’Istituto Europeo di Design di Roma e alla School of Visual Arts di New York, così come Lingue e Culture Straniere all’Università degli Studi Roma Tre.
Durante vari soggiorni di studio e di lavoro a Tokyo, Francoforte e Londra, si avvicina alla fotografia, affascinata dalla relazione ambigua tra immagine fotografica e realtà. Vive e lavora a Firenze.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con Celeste Network. Sarà visitabile dal 26 gennaio al 23 febbraio, dal martedì al sabato (corso Amendola 38E) con orario 16.00 - 19.30 o su appuntamento.